
- 31 Agosto 2022
- Alberto Raciti
Stiamo vivendo una situazione sociologica, politica ed economica che non si era mai verificata con questa complessità di contemporaneità di eventi.
La crescita dei costi energetici, la guerra Russia/Ucraina, l’inflazione, i rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, le tensioni politiche e, per finire, i riequilibri politici mondiali.
Tutto ciò ha alimentato instabilità e tensioni nei mercati finanziari, sia obbligazionari che azionari, con una prima fase di flessione ed ora di oscillazioni, con la conseguente contrazione dei valori di mercato.
Nei risparmiatori, che hanno visto diminuire il controvalore dei loro risparmi, si è creata una sensazione di paura, di incertezza che li ha disorientati, oltre a fargli perdere di vista gli obbiettivi dei loro risparmi: è come se ci trovassimo in mezzo ad una coltre di nebbia che non ci consente di vedere la giusta direzione.
Bisogna diradare la nebbia, e guardare oltre. Nel tempo abbiamo attraversato altre crisi. Si potrebbe obiettare che non sono tutte uguali, ed è vero.
Ma se è inconfutabile che le cause che le generano sono diverse, bisogna anche ammettere che le dinamiche sono sempre uguali: hanno tutte un inizio ed una fine, anche se non conosciamo e non possiamo prevederne la durata.
L’imprenditore che crea la sua azienda ha una visione di lungo periodo con un progetto da realizzare.
Nel corso della vita aziendale attraversa diversi momenti con alti e bassi, ma non perde di vista la realizzazione del suo progetto.
Dobbiamo avere la consapevolezza che l’economia va avanti e cresce sempre, la nebbia andrà via e rivedremo la strada maestra.
I mercati finanziari riprenderanno la loro fase di crescita e l’attuale fase sarà solo un ricordo e narrazione storica ed economica.