
- 12 Aprile 2022
- Alberto Raciti
La pagina di storia da scrivere sta attraversando una ulteriore evoluzione. Un periodo simile non si ricorda nella storia per la concentrazione di eventi, la pandemia covid-19, il conflitto Russia-Ucraina e non ultima la crescita dell’inflazione.
Su quest’ultima è necessario fare alcune considerazioni. L’attuale conflitto contribuisce parzialmente alla crescita dell’inflazione. Questa è dovuta anche ad una crescita esponenziale della domanda scaturita dalle riaperture post-pandemia. Altro fattore che incide è la crescita dei prezzi energetici e delle materie prime.
Qual è l’impatto per i risparmiatori?
Il gap tra l’inflazione ed i rendimenti dei titoli obbligazionari è di circa 4 punti, ciò significa che si ha una perdita in termini di potere di acquisto e di valore reale dei soldi.
Le disponibilità sui conti correnti subiscono, anch’esse, la perdita in termini di potere di acquisto.
Come proteggersi?
L’economia reale globale, considerando tutte le aree geografiche ed i settori merceologici, quella legata all’imprenditoria si adegua al mercato e cresce sempre.
Prima di tutto e necessario fare una considerazione sull’aspetto emotivo. L’attuale percezione dei risparmiatori e delle persone è che il calo dei mercati sia maggiore rispetto a quello della pandemia.
Percezione emotiva che scaturisce principalmente dalle conoscenze delle conseguenze di una guerra e dalle immagini cruente che si vedono in televisione. Durante la pandemia non conoscevamo gli sviluppi nel futuro.
Il calo dei marcati durante la pandemia è stato del 34% circa, l’attuale calo a seguito il conflitto bellico è di circa il 13%.
Ci auguriamo che il conflitto si concluda in tempi brevi, prima di tutto per i risvolti dal punto di vista umanitario, per le conseguenze che stanno subendo i civili e per i morti.
E’ chiaro che ci sarà un riassetto delle relazioni politiche ed economiche a livello mondiale, verranno rivisti i rapporti e le relazioni politiche ed economiche fra i vari Stati. Soprattutto tra quelli che sono più coinvolti, anche indirettamente, dal conflitto. Ci sarà una riorganizzazione delle relazioni economiche.