
- 26 Novembre 2020
- Alberto Raciti
Siamo ancora coinvolti dalla diffusione repentina del Corona virus, che genera preoccupazione per la salute, la famiglia, il lavoro, e soprattutto il futuro. Nessuno poteva prevedere che potesse accadere questa esperienza epocale. Ma c’è qualcosa che si può fare e si deve fare, il più grande atto egoistico che costituisce un grande atto di amore per la propria famiglia: PROTEGGERSI.
L’Italia è la nazione con la più bassa adesione alle polizze protezione danni. “Il covid ha evidenziato tutte le incertezze! (che esistevano anche prima): la spesa sanitaria pubblica ha subito una costante riduzione, la stessa sanità statale ci assiste sempre meno;
ma le maggiori preoccupazioni degli italiani sono la non autosufficienza e la mancanza di mezzi sostenere le spese mediche, in caso di bisogno. Le liste di attesa per gli esami clinici nelle strutture pubbliche, ed in convenzione si allungano, i farmaci con il ticket diminuiscono costantemente. Tutto questo incide pesantemente sul reddito familiare e la situazione peggiora in concomitanza con il verificarsi di eventi tragici come quelli che stiamo vivendo “.
L’adesione alle polizze a protezione dei finanziamenti non sono sempre sottoscritte. “In caso di eventi che danno una invalidità permanente importante o l’inabilità al lavoro, lo Stato ci assicura una misera assistenza, che mette in discussione la stabilità economica e la serenità della famiglia”.
La protezione ricopre un ruolo fondamentale anche per le aziende. “Anche queste possono avere stabilità e sicurezza attivando adeguati programmi di protezione danni, per i soci, gli imprenditori e i dispendenti. A loro volta avranno stabilità e sicurezza le loro famiglie”.
La soluzione esiste, è semplice ed alla nostra portata, anche economica.
Basta consultare un consulente patrimoniale per pianificare un corretto programma di protezione.
Proteggere la persona si traduce nella protezione del patrimonio, dei risparmi, e non ultimo nella stabilità e sicurezza della famiglia e delle aziende per gli imprenditori.